Il 25 febbraio 2019, noi ragazzi di terza media durante la terza ora di lezione siamo andati in auditorium a incontrare il dott. Coquinati. Lui aveva in programma di parlarci del metodo di studio, in particolare per aiutarci con gli esami della fine della scuola media. 

Il dott. Coquinati ci ha spiegato che un buon metodo di studio è veloce, ma soprattutto efficace. Per studiare al meglio ci ha detto che ci sono alcune “regole”:

  1. Organizzazione: Organizzare i pomeriggi è fondamentale; uno strumento ottimale per organizzarsi è l’agenda/diario. A differenza del registro elettronico, che ti dice quello che devi fare per il giorno seguente, nell’agenda/diario invece ci si organizza l’intera settimana.
  2. Costanza nel lavoro: per studiare bene bisognerebbe studiare tutti i giorni con costanza. Il nostro cervello, senza costanza di studio, ricorda: di una lettura il 10%, di un ascolto il 20%, di uno schema il 20%, di un video (immagini e suoni) il 50%, di fare una spiegazione il 70% e di fare una cosa il 90%.
  3. Appunti: il dottore ha sottolineato più volte di prendere appunti durante la lezione: infatti la nostra attenzione dura solamente 20 minuti, però prendendo appunti riusciamo a restare più concentrati durante la spiegazione. Ma a cosa serve prendere appunti? Serve a non perdersi niente della spiegazione del professore e serve a selezionare gli elementi più importanti, aiutandoti quando bisogna studiare.
  4. Per quanto e quando bisogna studiare: per organizzarci il dott. Coquinati ci ha consigliato di prendere un foglio e di fare 7 colonne, una per ogni giorno della settimana. Visto che la nostra memoria (su questo genere di cose) è a breve termine, ci ha detto che in realtà bisognerebbe studiare al pomeriggio le materie che sono state svolte la mattina, non quelle del giorno dopo. Nel pomeriggio non c’è un totale di ore in cui bisogna studiare, ma dipende quanto si studia in un’ora (per colpa di varie distrazioni). L’organizzazione “tipo” di un pomeriggio di studio comprende il tempo per mangiare, la pausa (di circa mezz’oretta) e lo studio; in questo modo si dovrebbe finire per le 16:30-16:45.
  5. Saper parlare in pubblico: una cosa davvero importante per studiare è saper parlare in pubblico, per esempio durante le interrogazioni o cose simili. Le prime volte il dottore ci ha consigliato, per esempio, di provare a ripassare ad alta voce davanti allo specchio.
  6. Come studiare: per studiare, giustamente, ognuno si è creato il suo modo, la sua strategia. Per studiare meglio bisognerebbe schematizzare e individuare le parole chiave. 

Infine, secondo me, visto che di solito studiare non è la cosa più piacevole che uno studente voglia fare, bisognerebbe considerarlo tenendo presente il lato positivo dello studio: l’arricchire la propria cultura imparando lingue, matematica, scienze, geografia…

Penso anche che purtroppo a volte lo studio viene preso con un po’ troppa leggerezza, mettendo in secondo piano la scuola rispetto a sport e attività extrascolastiche.

Agnese Baschirotto

classe 3^A

Scuola secondaria di primo grado “G. Ungaretti” di Costabissara