Nel mese di dicembre del 2019 sono venuti nella nostra scuola Marco e Silvia, volontari della Ludo Equipe. Con loro abbiamo fatto in classe tre incontri in cui ci hanno parlato e sensibilizzato sul tema “droga”.

La prima lezione parlava della droga in generale: che cos’è, com’è fatta, come si chiama o come viene chiamata dai tossicodipendenti e come si assume. Sempre durante il primo incontro abbiamo scritto alla lavagna cosa ci viene in mente sentendo la parola “droga” in modo da chiarire che cos’è. Ogni anno la droga distrugge e rovina milioni di vite. Tutte le informazioni necessarie per evitare di caderci ed aiutare gli amici a starne lontani sono preziose. Marco e Silvia ci hanno anche fatto fare un gioco dove tutta la classe si doveva mettere a forma di semicerchio e dovevamo dire il nostro nome, inventare un gesto e, infine, ripetere i gesti di tutti quelli che ci precedevano, quindi l’ultimo doveva ripeterli tutti.

E’ stata questa un’esperienza molto divertente ed interessante perché abbiamo capito che non era poi così difficile ripetere tutti e ventisette i gesti in quanto si erano ripetuti molte volte e ognuno di noi li aveva memorizzati. La cosa sconvolgente però è stata riflettere sul fatto che un drogato non sarebbe riuscito a memorizzare niente perchè la droga agisce sul sistema nervoso creando danni permanenti.

Nel secondo incontro abbiamo parlato dell’ alcol che è anch’esso una droga che distrugge e rovina vite spesso giovani. Quando sentiamo la parola alcol spesso ci viene in mente “sentirsi fighi” e “stare nel gruppo”, ma se tu bevi alcol non sei per niente figo, ma solo una persona insicura che ha bisogno di uno stimolo esterno per affrontare i rapporti sociali e sembrare simpatico. Successivamente alcuni di noi hanno fatto finta che due del gruppo fossero caduti dal motorino in seguito alla guida sotto l’effetto dell’alcol. Uno era ferito e un’altro ha chiamato l’ambulanza, ma non sapeva in che luogo si trovassero. La vicenda, realistica, è finita in maniera drammatica e questo mi ha particolarmente colpito.

Nel terzo incontro siamo dovuti passare sopra ad una linea fatta con il nastro adesivo, e fin qua è stato facilissimo, ma a peggiorare la situazione c’erano degli occhiali che davano la visione di un ubriaco. C’ erano quelli più potenti e quelli meno, che però modificavano comunque la visione. Era terribile dover camminare senza punti di riferimento stabili. Ho veramente capito la pericolosità per se stessi e per gli altri dovuta all’andare in giro sbronzi.

Le lezioni con Marco e Silvia della Ludo Equipe sono state un’esperienza da non dimenticare, eventi così istruttivi e divertenti capitano molto raramente purtroppo.

Questi tre incontri servono e serviranno a salvare vite di ragazzi che sottovalutano il pericolo della droga e che non sanno che con essa comincia una spirale discendente che va dall’illusione di benessere, quando in realtà si sta ancora più male del solito, fino alla depressione e purtroppo anche alla morte.

Silvio Barazzoni 
3^A – Secondaria di Costabissara
19 gennaio 2020