La violenza contro le donne è la violenza perpetrata contro le donne basata sul genere, ed è ritenuta una violazione dei diritti umani.

Termine usato molto spesso per definire la violenza contro le donne è violenza di genere. La violenza di genere riguarda donne e bambine, ma coinvolge anche minorenni come ad esempio nel caso della violenza assistita. Questa terminologia è largamente usata sia a livello istituzionale che da persone e associazioni di donne che operano nel settore. Nel 1999 le Nazioni Unite hanno deliberato che il 25 novembre venga considerato come la giornata internazionale contro la violenza alle donne. In quella data del 1960, nella Repubblica Dominicana, vi fu un brutale assassinio contro le tre sorelle Mirabal che furono torturate, massacrate, strangolate. Per simulare un incidente, i corpi furono gettati in un burrone. Questa data è molto importante sia per ricordare il triste destino di queste tre sorelle, ma anche per condannare la violenza di genere in tutte le sue forme.

Questo problema solo da pochi anni è diventato tema di dibattito, mancano ancora politiche di contrasto alla violenza alle donne e progetti di sensibilizzazione e di formazione. Le ricerche compiute negli ultimi dieci anni dimostrano che la violenza contro le donne è endemica, nei paesi industrializzati come in quelli in via di sviluppo. Le vittime e i loro aggressori appartengono a tutte le classi sociali o culturali e a tutti i ceti economici. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, almeno una donna su cinque ha subito abusi fisici o sessuali da parte di un uomo nel corso della sua vita e il rischio maggiore è rappresentato da familiari, mariti e padri, seguiti dagli amici: vicini di casa, conoscenti stretti e colleghi di lavoro o di studio.

A partire dal 2005 si è assistito ad un dibattito pubblico sempre più intenso sui media italiani in seguito all’introduzione del termine femminicidio e nel 2013 del provvedimento denominato “Decreto femminicidio” ovvero le disposizioni attuate dal governo per contrastare la violenza di genere introdotto dopo la Convenzione di Istanbul. Tale legge è oggetto di critiche anche da parte di molte delle associazioni che si occupano di violenza di genere.

Le donne tra i 16 e i 70 anni che dichiarano di essere state vittime di violenza, fisica o sessuale, almeno una volta nella vita sono 6 milioni e 743 000, cioè il 31,9% della popolazione femminile; considerando il solo stupro, la percentuale è del 4,8%, oltre un milione di donne.

Il 14,3% delle donne afferma di essere stata oggetto di violenze da parte del partner: per la precisione, il 12% di violenza fisica e il 6,1% di violenza sessuale. Del rimanente 24,7% (violenze provenienti da conoscenti o estranei), si contano 9,8% di violenze fisiche e 20,4% di violenza sessuale. 

Un anno fa, nel settembre 2017, il dato era di:

– 3 milioni e 466 mila donne che in Italia negli ultimi 5 anni hanno dichiarato di aver subito stalking;

– una donna uccisa ogni tre giorni nel 2017;

– 1.740 donne uccise negli ultimi 10 anni, di cui 1.251 (il 71,9%) in famiglia.

Al giorno d’oggi molte donne sono ancora vittime di violenza, e molte di queste anche vittime del silenzio, cioè non riescono a parlare con altre persone per liberarsi di questo peso.



Gli uomini hanno paura che le donne ridano di loro.

Le donne hanno paura che gli uomini le uccidano.

-Margaret Atwood

La donna è uscita dalla costola dell’uomo,

non dai piedi perché dovesse

essere pestata,

né dalla testa per essere superiore,

ma dal fianco per essere uguale…

un po’ più in basso del braccio

per essere protetta e dal lato del

cuore per essere Amata.

-Wiliam Shakespeare

MATILDE SPILLER, ANNA BORTOLASO E SOFIA LORA

Classe 3G