E’ stato bello, un po’ faticoso, ma sicuramente ne è valsa la pena.

prof.ssa Annamaria Virgili 

E’ tempo di bilanci: siamo arrivati oramai al terzo anno di “Muoviamoci”, per intenderci il progetto della bicicletta. Quest’anno le attività proposte ai ragazzi sono state più ricche e stimolanti. Si è trattato di quattro attività teorico-pratiche che hanno coinvolto gli alunni di 5 classi (1A, 1B, 1C, 2A, 2C). Come referente del progetto sono stata affiancata da uno stuolo di esperti. 

Innanzitutto Alessandro Zadra e Mirco Piazza della Polizia stradale di Vicenza. Il Sovrintendente capo Zadra con l’aiuto di filmati e ricostruzioni in 3D di incidenti reali ha fatto riflettere i ragazzi sull’importanza dei comportamenti da tenere quando si è in strada, un ambiente condiviso tra tanti e per questo da conoscere e valutare con attenzione. La tecnica di attraversamento, il significato della segnaletica stradale, l’utilizzo corretto della bicicletta sono stati alcuni degli importanti argomenti toccati durante le due ore dedicate all’incontro. Il tutto seguito dalla somministrazione di un test i cui risultati hanno dimostrato la serietà con cui i ragazzi hanno seguito la proposta.

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Ha fatto seguito l’intervento della FCI (Federazione ciclistica italiana) nelle persone di Vittorino Gasparetto (Consigliere regionale FCI con delega al settore giovanile e scuola), Sandro Baracco (Tecnico della FCI e componente la commissione regionale settore giovanissimi) e Mirvano Mazzetto (componente della Commissione regionale della FCI). Il relatore, sig. Baracco, ha parlato della manutenzione della bicicletta e degli accessori indispensabili per circolare in bicicletta su strada. Gli alunni  hanno potuto chiedere chiarimenti sui tanti piccoli e grandi problemi meccanici che incontrano quando usano la bicicletta per spostarsi in autonomia. Anche in questo caso il test somministrato a conclusione dell’attività ha testimoniato l’attenzione con cui gli alunni hanno recepito i consigli dispensati dal tecnico.

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Dopo le prime due proposte teoriche, la prova pratica costituita da un percorso di abilità da affrontare in sella alle due ruote. Parliamo di una ginkana, allestita nel piazzale davanti alla scuola da una nutrita schiera di esperti provenienti da due società locali aderenti alla FCI. In particolare sono intervenuti per la Società ciclistica isolana A.S.D. di Isola Vicentina: Mirko Povolo (vice presidente), Massimo Venturini (direttore sportivo T1), Davide Bernardele (consigliere) e Alessandro Romare (socio). Per l’Unione sportiva “Fausto Coppi” di Monticello Conte Otto erano presenti:  Giorgio Nicoli (presidente), Tiziano Bon (direttore sportivo T1), Cinzia Faccin (direttore sportivo T1) e Moira Bizzotto (socia). Oltre a sottoporre le bici dei ragazzi a check up meccanico prima della partenza, hanno aiutato i ciclisti in erba ad aggirare in sicurezza i cinesini di uno slalom speciale e ad affrontare correttamente strettoie, svolte e ostacoli vari.

Va ricordato inoltre che la secondaria di Costabissara è stata l’unica scuola della provincia di Vicenza ad aderire alla proposta didattica La sicurezza in bicicletta della FCI, presente nella piattaforma del MIUR dedicata all’educazione stradale (www.edustrada.it).

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A conclusione del progetto come ogni anno ci sono state le uscite in biciclette che hanno portato i giovani ciclisti a scoprire tante bellezze naturali ed architettoniche del nostro territorio come il Parco delle sorgenti del Bacchiglione (1C) e la Roggia Seriola (1B), i resti dell’Acquedotto romano (1A) e Villa Caldogno (2A e 2C). Il tutto è stato reso possibile grazie alle attività didattiche proposte dai docenti Cortella, Ruaro e Tasinazzo, e ai docenti accompagnatori Pittaro, Bigi, Salata, Tagliaferro, Caruso e soprattutto alla presenza dei nostri “angeli custodi”, ovvero i volontari dell’associazione bissarese Montagna viva che hanno vigilato sulla sicurezza dei partecipanti. In particolare parliamo di Roberto Casarotto, Marco Fantin, Attilio Boesso, Attilio Gobbi, Natalino Gobbi, Giuliano Pesavento, Sara Galvan coordinati dall’efficientissimo Giovanni Fortunato, presente a tutte e 5 le uscite.

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Ma alla buona riuscita del progetto hanno contribuito in maniera determinante le famiglie degli alunni che hanno garantito l’utilizzo da parte dei figli di biciclette sicure dal punto di vista meccanico sistemando i piccoli problemi segnalati nel check up meccanico. Non vanno dimenticati inoltre i rappresentanti dei genitori che hanno dato la loro disponibilità ad intervenire tempestivamente in auto se durante lo svolgimento delle uscite si fosse verificato qualche problema. 

Insomma, un bilancio più che positivo…e allora Muoviamoci!!

Ora lascio la parola ai ragazzi che con le loro riflessioni hanno saputo cogliere lo spirito del progetto. Vi invito inoltre a gustare le foto delle varie attività.

“A me questo progetto è piaciuto molto perché mette insieme più materie in un’unica attività. Noi della 1A siamo andati a vedere i resti dell’acquedotto romano in bici, quindi abbiamo unito più materie come motoria, storia, arte ed educazione stradale. Mi sono piaciute in particolare le spiegazioni della Polizia stradale perché ci hanno parlato di cose che possono esserci utili nella vita di tutti i giorni come quando si attraversa la strada sulle strisce pedonali, bisogna scendere dalla bici e guardare prima a sinistra, poi a destra e di nuovo a sinistra. Il progetto per me è molto importante perché la bici non inquina e quindi sarebbe giusto per le brevi distanze usarla più spesso. Per farlo però bisogna seguire certe regole del Codice della strada, infatti quando si utilizza qualsiasi veicolo non c’è nessuno che ti protegge e quindi bisogna essere responsabili e diligenti. Mi è sembrata un’iniziativa istruttiva e anche utile per la vita di tutti i giorni. Mi piacerebbe ripeterla anche l’anno prossimo.”

Sofia Marchesini (1A)

“Il progetto Muoviamoci è stato molto impegnativo, sia per noi ragazzi che per gli insegnanti. Averlo portato a termine è stato come avere un’enorme soddisfazione. Tutti abbiamo dato o abbiamo cercato di dare un contributo e ciò è stato utile. I vari incontri sono serviti a farci pensare al nostro futuro: da giovani ragazzi che crescono ed imparano a cittadini civili che un giorno diventeremo. In sintesi è stato un bel progetto da riproporre e da gestire con cura e organizzazione.”

Giulia Pravato (1A)

“Il progetto Muoviamoci è stato molto utile. […] Quando ci hanno spiegato la manutenzione della bicicletta, hanno detto delle cose che io non sapevo fare come ad esempio: sostituire una gomma bucata, come riparare una camera d’aria; inoltre ci hanno suggerito di portare una borraccia con acqua e sali minerali per i lunghi tragitti. Credo che mi servirà anche in futuro. Per quanto riguarda l’uscita in bicicletta, mi sono molto divertita! Non avevo mai avuto occasione di fare escursioni in bicicletta con la mia classe, con gli amici e soprattutto organizzato dalla scuola. Mi sono sentita molto responsabile per me e i miei compagni. Sono stata orgogliosa dei miei professori che si sono dati da fare per noi e si sono preoccupati di organizzare l’evento e tutti i particolari. Lo ricorderò anche in futuro.”

Anna Ziroldi (1A)

“Mi è piaciuto molto questo progetto; ho capito l’importanza di alcune regole stradali di cui ignoravo l’esistenza. Ho anche capito che è essenziale avere una bici perfettamente funzionante e senza problemi altrimenti si rischia di farsi male ogni volta che si monta in sella per andare a scuola o uscire con gli amici. Ma la cosa che mi è piaciuta di più è stata l’uscita alla Roggia Seriola, un posto che non sapevo neanche che esistesse; adoro scoprire nuovi posti del genere. Abbiamo anche fatto delle attività didattiche molto interessanti anche quelle. Mi piacerebbe ripetere l’esperienza di questo progetto perché si possono imparare cose nuove oltre al classico sistema scolastico con libro, quaderno e penna. Se dovessi suggerire qualcosa da migliorare direi l’attenzione degli studenti ai segnali che dà la prof.ssa Virgili durante le uscite.”

Cristian Macaru (1B)

Personalmente l’uscita in bici alla Roggia Seriola è stata quella più bella che ho compiuto quest’anno perché mi sono sentita molto libera. Nelle precedenti gite mi sentivo ‘intrappolata’ perché non potevo fare altro che osservarmi intorno e ascoltare la guida. Un’altra cosa che mi ha colpito è stato lo spirito di squadra che io e le mie compagne abbiamo esercitato svolgendo delle attività perché ci aiutavamo a vicenda e imparavamo le caratteristiche della flora e della fauna che ci circondava. Arrivando alle risorgive, abbiamo compiuto un percorso che attraversava i campi ed è stato molto rilassante perché mentre si pedalava, si sentiva il fruscio del vento che si scontrava contro le coltivazioni ed il cinguettio degli uccellini. Credo che questo progetto sia stato una lezione di vita perché ci ha insegnato come mantenere il corretto comportamento che ognuno di noi dovrebbe avere quando è in strada”

Alice Muraro (1B)

“Quest’anno con la mia classe abbiamo effettuato un’uscita in bicicletta alla Roggia Seriola di Maddalene. Per questa escursione siamo stati preparati dal personale esperto del progetto Muoviamoci: abbiamo potuto incontrare un incaricato della Polizia stradale che ci ha parlato della sicurezza e un esperto della FCI che ci ha dato alcuni suggerimenti nella manutenzione della bicicletta e sugli strumenti indispesabili da utilizzare. Il consiglio più importante, assolutamente da mettere in pratica, è l’uso del casco di protezione, anche per piccoli tragitti: oggetto che spesso non uso volentieri, ma che cercherò di adoperare. L’esperto ci ha raccomandato nei tragitti un po’ più lunghi di portare una bomboletta spray ‘ripara fori’ per eventuali forature della camera d’aria. Ci ha anche consigliato la posizione migliore per il manubrio e di verificare la funzionalità dei fanali davanti e dietro per la sicurezza. L’uscita con i compagni è stata piacevole e tutto è andato bene: abbiamo pedalato tutti quanti in fila ordinata mantenendo la distanza di sicurezza e seguendo tutte le indicazioni del capogruppo. Sono stata molto soddisfatta di questa gita, perché oltre a divertirci abbiamo potuto applicare le regole della circolazione spiegate nei vari incontri.”

Claudia Valli (1B)

“Il progetto Muoviamoci è stato veramente bello; ci hanno fatto fare delle attività molto interessanti e anche utili perché a dire la verità io alcuni segnali non li conoscevo. Anche mia madre ora è più sicura a mandarmi fuori in bici da sola con le mie amiche. Soprattutto ora anche io sono più sicura quando mi muovo con questo mezzo. Spero che rifaremo il progetto anche il prossimo anno. Ah, quasi dimenticavo: ho provato anche la bici da corsa. Subito sembrava difficile, infatti gli esperti mi reggevano, poi sono andata da sola. Avrei voluto fare il percorso due volte, ma purtroppo è suonata la campanella. E’ stata la cosa più bella perché non l’avevo mai fatta.”

Monica Giacchini (1C)

“Noi della classe 1C siamo andati al Parco delle sorgenti del Bacchiglione e penso che la cosa più bella di questa giornata sia stato il viaggio di andata. Perché noi, non sapendo la strada, ci siamo divertiti molto; ad esempio quando dovevamo girare a destra, tutti a catena alzavamo in orizzontale il braccio destro. Oppure quando c’era una buca i primi della fila urlavano ‘Attenti alla buca!’ e così si urlava fino alla coda del gruppo. Un’altra cosa bella sono stati gli accompagnatori che, quando sono caduta, mi hanno sostenuto e aiutato e per questo li ringrazio. E’ stata la gita più bella del mondo!”

Matilde Tronca (1C)

“L’11 maggio è stato il giorno di scuola più bello di tutto l’anno. Insieme alla prof.ssa Virgili, al prof. Tasinazzo e alla prof.ssa Tagliaferro siamo andati a fare una gita in bici fino alle risorgive del Bacchiglione. Il percorso è stato in totale di 19 km. Subito ho pensato che fosse faticoso, ma invece grazie alla presenza dei miei migliori compagni del mondo mi sono divertita un sacco. Ma poi dico io: cosa c’è di meglio di passare una gionata intera di scuola, ma non la scuola noiosa di sempre, ma una scuola in bici con i propri compagni? Niente, perché sei appunto con i tuoi compagni.”

Sofia, Perdoncin (1C)